Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e Poste Italiane S.p.A. hanno avviato un progetto nazionale a protezione della infrastruttura finanziaria dedicato all’analisi ed allo studio dei fenomeni di criminalità informatica che possono minare la sicurezza dei servizi telematici offerti agli utenti. Infatti, se da un lato Poste Italiane S.p.A. fornisce a milioni di utenti servizi sicuri di natura finanziaria con modalità multicanale, ivi compresi quelli relativi al trasferimento di fondi attraverso le reti telefoniche GSM, la Polizia delle Comunicazioni è all’avanguardia nel contrasto ai crimini informatici. Dalla loro comune volontà nasce il progetto per studiare l’impiego delle tecnologie di avanguardia per la prestazione dei servizi di natura finanziaria all’utenza, allo scopo di individuare e promuovere una maggiore sicurezza del sistema e ridurre i rischi di attacchi informatici per l’operatore pubblico. Realizzando una perfetta sinergia operativa pubblico – privato, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Poste Italiane S.p.A. costituiranno la “European Electronic Crime Task Force (ECTF)”, primo specifico centro europeo di analisi e ricerca sui fenomeni di criminalità informatica (E-crime) che affliggono il settore dei Servizi Digitali ed Internet, arricchendosi, nell’occasione, dell’apporto del Secret Service degli Stati Uniti d’America. Attesa la globalità della minaccia informatica il centro di analisi e ricerca sarà quindi aperto alla partecipazione di partner esterni, nazionali ed internazionali. Il protocollo di cooperazione che dà vita alla “European Electronic Crime Task Force (ECTF)” è stato firmato oggi da Antonio Manganelli, Capo della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza, da Massimo Sarmi, Amministratore Delegato di Poste Italiane, e da Mark Sullivan, Direttore del US Secret Service degli Stati Uniti. Lo US Secret Service, l’agenzia governativa americana che si occupa dal 1865, anno della sua fondazione, di attività investigativa contro la contraffazione e le frodi , è anche, tra le altre cose, deputata a garantire la protezione del Presidente degli Stati Uniti e degli uomini di governo stranieri in visita negli Usa. “Dopo l’inaugurazione del CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche Informatizzate) – afferma il prefetto Antonio Manganelli – un altro importante passo è stato compiuto con particolare riferimento alla sicurezza delle infrastrutture finanziarie”. “Gli investimenti di una primaria infrastruttura italiana, quale Poste Italiane S.p.A., per incrementare la sicurezza delle operazioni finanziarie svolte telematicamente, – aggiunge Manganelli – forniscono un utile contributo alle attività istituzionali della Polizia Postale e delle Comunicazioni. La dimensione internazionale del fenomeno non può prescindere dalla sinergia con organismi internazionali quali il Secret Service che annovera una lunga esperienza nella lotta alle frodi finanziarie. La collaborazione internazionale sarà la chiave di volta su cui agire”. “Tutte le persone che usano Internet devono poterlo fare in assoluta sicurezza”- afferma l’Ad di Poste Italiane, Massimo Sarmi. “La CyberSecurity è oggi una priorità sociale ed economica, ed è al centro di tutte le agende governative. Con questo accordo strategico con il Secret Service americano e la Polizia di Stato, primo passo di un piano di cui abbiamo già pianificato le successive azioni, mettiamo a fattor comune i risultati della nostra capacità di creare innovazione, soprattutto nella comunicazione elettronica, nella quale, la CyberSecurity, è la parte più importante. Abbiamo dato così impulso alla creazione di una istituzione mondiale di eccellenza al servizio di tutti. La nascita della European Electronic Crime Task Force”- aggiunge Sarmi- “ crea in Europa il primo spazio di condivisone di informazioni e competenze tra tutti gli attori coinvolti a contrastare il Cyber Crime: istituzioni, forze dell’ordine, operatori privati, università e cittadini”. "Di tutti i crimini affrontati dall’America, l’integrità della nostra infrastruttura informatica richiede una particolare considerazione – afferma Janet Napolitano, Secretary del Dipartimento Homeland Security – non ci sono ulteriori minacce emergenti, sono già in mezzo a noi e accadono ogni giorno”. Il Dipartimento della Homeland Security degli Stati Uniti ha assunto un approccio proattivo enfatizzando la protezione e prevenzione dell’utilizzo di tecnologie avanzate. Per questo il Secret Service degli Stati Uniti guida una rete di 59 Task Forces sul crimine elettronico e finanziario negli Stati Uniti. “Tenendo in considerazione – continua Mark Sullivan, Direttore del Secret Service degli Stati Uniti – la positiva esperienza del modello statunitense, il Secret Service è orgoglioso di sostenere e collaborare alla European Electronic Crime Task Force con i partner italiani della Polizia Postale e delle Comunicazioni e di Poste Italiane S.p.A.. “ La European Electronic Crime Task Force, che nasce da una intesa bilaterale Italia – Stati Uniti alla cui origine c’è il forte commitment di Poste Italiane in materia di Cyber Security, sarà aperta a tutti quei Paesi Europei, operatori privati e istituzioni accademiche che condividono l’impegno per la lotta ai crimini informatici. Lo scopo della Task Force, che è il primo passo di un progetto globale che andrà a svilupparsi nei prossimi mesi secondo un piano ben definito, sarà quello di definire nuove tecniche e strumenti per la prevenzione, rilevazione, contrasto ed investigazione di crimini informatici. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, attraverso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, investe da tempo nel settore del contrasto al cyber crime sia formando investigatori specializzati, sia intessendo una rete di rapporti di collaborazione con corrispondenti agenzie investigative internazionali quali, prima fra tutti, il Secret Service degli Stati Uniti. Poste Italiane, che proprio grazie alla sua grande esperienza in materia di Cyber Security è appena entrata a far parte, caso unico per un’organizzazione non statunitense, della New York Electronic Crime Task Force, mette a disposizione della Task Force la propria competenza informatica già applicata ai suoi ambiti di business tradizionali, servizi di telecomunicazioni, finanziari e di eGovernment, fornendo il know how necessario per garantire ogni tipo di operatività e fruibilità in Internet, nel commercio elettronico e nelle attività collegata al flusso di denaro al fianco delle istituzioni. Queste eccellenze, oltre all’unicità della sua infrastruttura tecnologica che le consente il controllo e la protezione sistemica dell’utente, la qualificano quindi a sostenere la nuova Task Force. Le attività della Task Force saranno supportate e coordinate dai migliori esperti a livello mondiale nelle diverse aree disciplinari legate alla Cyber Security che proverranno dalle istituzioni, dal mondo accademico e da altre organizzazioni private. La Task Force favorirà inoltre lo scambio di informazioni e di analisi sulle tecniche di Cyber Crime, nonché nuovi approcci per la prevenzione, rilevazione, contrasto e investigazione. Accanto a queste attività, la Task Force potrà anche formare personale altamente specializzato da impiegare presso le istituzioni, forze dell’ordine e imprese, e favorirà la ricerca con altri centri nazionali ed internazionali specializzati, promuovendo la collaborazione tra organismi pubblici e privati.