Siamo pronti al fischio d’inizio? Si, ma con massima cautela, cercando di assimilare i concetti di “gruppo squadra”, di “gestione sicura dei centri sportivi”, di “percorsi differenziati”. Mai il calcio aveva visto un “return to play” così complesso, multidisciplinare e di difficile lettura, come quello attuale dopo l’emergenza COVID.19: su queste considerazioni si sono concentrati i partecipanti al webinar-trasmissione televisiva “Riparte il campionato: la gestione dell’atleta dopo il Covid.19”, proposta ai fisioterapisti, ai medici sportivi e a tutti gli appassionati di calcio su AIFI CHANNEL (www.aifi.net), il canale di web-television prodotto dall’Associazione Italiana Fisioterapisti-AIFI, un appuntamento seguito da migliaia di “spettatori digitali” di tutta Italia (il seminario è sempre fruibile in streaming al link: https://youtu.be/wjOJKkz3V4s).
Gli interpreti della serata di AIFI Channel, moderati da Simone Cecchetto (Vicepresidente Nazionale AIFI), affiancato da Andrea Piazze (Presidente Nazionale GIS Sport-AIFI), hanno condiviso la loro expertise legata a questi 80 giorni di pandemia spaziando dalla gestione dei primi giorni (l’ultima partita giocata dai professionisti del calcio è dell’8 marzo, poi è arrivato il lockdown), contornata dalla paura del contagio e dalle difficoltà logistiche legate alle prime limitazioni, fino alla recentissima ripresa delle attività sportive di gruppo segnate dall’utilizzo di DPI o esami medici specifici. “Riparte il campionato di calcio ed inizia una nuova fase per il mondo dello Sport, inedita ad oggi, caratterizzata per gli Atleti dalla ripresa delle attività di gruppo post lockdown”, ha sottolineato Simone Cecchetto nella sua veste di chairman, “Come ci muoveremo come settore globale della medicina sportiva e della fisioterapia?”.
Importanti aspetti del “return to play” sono poi quelli dell’impatto neuropsicologico, approfonditi da Aiace Rusciano (neuropsicologo al lavoro prima al Milan ed oggi al Chievo Verona), che ha posto in rilievo il topic della performance in relazione allo stato mentale di stress. Monitoraggio di valori e funzionalità cerebrali neuropsicologiche e tecniche di gestione dello stress per ritornare alla performance pre-lockdown sono ritenuti dallo specialista aspetti fondamentali in questa fase, soprattutto pensando che in “stato di normalità” gli atleti (ad esempio gli attaccanti) hanno tempi di risposta mentale alle sollecitazioni di circa 140 millisecondo a stimoli semplici e programma le proprie azioni in quella eccezionale tempistica. Come sottolineato da Rusciano: perdere quel tipo di capacità reattiva significa perdere un evidente efficienza di gioco; sarà pertanto essenziale la verifica degli impatti della “clausura forzata” su queste capacità reattive neurologiche.
La conclusione di “Riparte il campionato: la gestione dell’atleta dopo il Covid.19”, affidata a Simone Cecchetto e Andrea Piazze, è stata unitaria: “Il calcio riparte: ormai è cosa certa e stiamo contando le ore che mancano a questa ripartenza. Sarà un segnale importante per tutto il Paese ed oggi abbiamo voluto dire a tutti – anche grazie a questo nostro dialogo ricco di contenuti ed utilissimo per chi, con le diverse competenze e professioni, deve gestire l’Atleta – che riusciremo ad affrontare con la massima attenzione e consapevolezza professionale questo ‘ritorno sul campo di gioco e negli stadi’. E’ il nostro contributo per assicurare tranquillità e serenità agli atleti, alle società ed ai tifosi dello sport più amato del mondo”.